
Sudan e Nigeria: il sangue che non spegne la Fede
C’è una guerra silenziosa che non fa notizia. Un conflitto che non occupa le prime pagine, ma si consuma ogni giorno nel cuore di due nazioni martoriate: il Sudan e la Nigeria.
È la persecuzione dei cristiani, una tragedia contemporanea che si nutre di odio, violenza e silenzi colpevoli.
È una croce che milioni di fedeli portano sulla propria pelle, nel corpo e nello spirito, ogni giorno, nella totale indifferenza del mondo.
In Sudan, i cristiani sono meno del 3% della popolazione. Dopo la secessione del Sud Sudan nel 2011, la loro presenza è divenuta ancora più fragile e isolata.
Da aprile 2023, la guerra tra l’esercito regolare (SAF) e le forze paramilitari (RSF) ha aggravato una situazione già disperata.
Le chiese vengono distrutte, i sacerdoti sono costretti alla fuga, le scuole cattoliche chiuse, la vita comunitaria paralizzata. I bombardamenti impediscono persino la celebrazione della Messa domenicale.
E nei luoghi più remoti – come Darfur, Nilo Azzurro o Kordofan – l’islamizzazione forzata si fa spietata.
La fame dilaga: il 95% della popolazione vive con meno di un pasto al giorno. La Chiesa cattolica sopravvive a fatica, con meno di 30 sacerdoti su tutto il territorio.
Eppure, anche in mezzo a questa notte profonda, il Vangelo continua a risuonare. Piccole comunità si riuniscono in segreto, i fedeli pregano rischiando la vita, e una fede salda, forgiata nel dolore, si oppone al terrore.
Per questo è fondamentale rompere il muro del silenzio!
Abbiamo lanciato una grande campagna di sensibilizzazione online tramite Facebook per raggiungere sempre più persone, dare voce a chi voce non ha e far sapere al mondo cosa sta accadendo davvero.
Ma per farlo, abbiamo assolutamente bisogno del tuo aiuto!
In Nigeria, lo scenario è ancora più sanguinoso!
Solo poche settimane fa, 200 cristiani sono stati massacrati da miliziani Fulani in un attacco barbaro, mentre gridavano “Allah Akhbar”.
Corpi senza vita abbandonati tra le macerie, villaggi incendiati, famiglie spezzate.
La Nigeria è oggi il Paese con il più alto numero di cristiani uccisi: nel 2025, il 62% di tutti i martiri cristiani del mondo ha perso la vita lì.
Ma proprio lì, dove Satana sembra dominare, la luce della fede continua a brillare.
Nella diocesi di Enugu, quasi mille giovani – 983 adolescenti e adulti – hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione in un’unica, imponente celebrazione.
Una testimonianza viva di speranza e rinascita. Una Chiesa che risponde al fuoco con l’amore, alla morte con la Vita.
Tra il 2022 e il 2023, i cattolici africani sono cresciuti di 9 milioni. Solo in Nigeria si contano oggi oltre 35 milioni di fedeli.
È il mistero del martirio che torna a compiersi: “Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani”, scriveva Tertulliano nel II secolo. Oggi quelle parole non sono poesia, ma realtà!
I persecutori non l’hanno ancora capito: non si può soffocare la fede con la violenza, non si può spegnere la luce della speranza con la paura.
Mentre la giustizia internazionale tace, mentre i governi si voltano dall’altra parte, i cristiani del Sudan e della Nigeria ci consegnano la più autentica delle testimonianze.
Ogni giorno, con coraggio e umiltà, ci ricordano che seguire Cristo può significare perdere tutto. Ma anche ritrovare tutto.
Per questo la nostra missione non può fermarsi. Aiutaci a tenere accesa questa luce di verità!
Con una libera donazione puoi sostenere concretamente la nostra campagna di sensibilizzazione online su Facebook: uno strumento potente per informare, mobilitare coscienze, difendere chi oggi è perseguitato solo per aver scelto di amare Cristo.
Parlare di loro è un dovere e sostenerli è un gesto di amore cristiano. Fai la tua parte!
Perché oggi, più che mai, il cristianesimo si gioca nei luoghi dove credere costa la vita. E là, proprio là, la Chiesa è più viva, più luminosa, più vera che mai.