Un attentato alla nostra sicurezza! Alziamo la voce!

Un attentato alla nostra sicurezza! Alziamo la voce!

La nostra sicurezza è in pericolo, e davanti a notizie come questa, non si può certo rimanere impassibili.

Infatti, è stato arrestato a Viterbo Baris Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara.

Nato nel 1984 in Turchia, Boyun è stato coinvolto in una serie di attività criminali che minacciano non solo l'integrità dei confini, ma anche la vita e la sicurezza stessa dei cittadini italiani ed europei.

Sebbene abbia tentato di nascondersi dietro il velo di un presunto status di perseguitato politico di origini curde, le prove raccolte dalle autorità italiane e turche dimostrano chiaramente il suo ruolo centrale in una vasta rete di traffico illegale e violenza.

Già nel 2022, Boyun è stato arrestato a Rimini in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso da Istanbul. Tuttavia, le autorità italiane, pur consapevoli del suo coinvolgimento in gravi reati, hanno respinto la richiesta di estradizione.

Questo, unito alla complessa rete di contatti che ha mantenuto anche durante gli arresti domiciliari, ha permesso a Boyun di continuare le sue attività illecite, inclusa l'organizzazione dell'ingresso di migranti attraverso rotte clandestine.

Ma il suo coinvolgimento non si limita al traffico di esseri umani. Boyun è anche accusato di aver ordinato omicidi e atti terroristici in Europa, dimostrando una spietatezza e una determinazione senza precedenti.

Le autorità hanno anche scoperto legami con attività illegali come il traffico di droga, di sigarette e di farmaci, contribuendo così ad alimentare ulteriormente il caos e la criminalità sul suolo europeo.

Non si può far finta di niente davanti a queste notizie. È un campanello d'allarme che non possiamo ignorare!

La collaborazione tra le polizie italiane e turche ha già sventato un attentato pianificato da Boyun, dimostrando l'importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro il crimine organizzato.

Tuttavia, non possiamo permettere che individui come lui continuino a minare la sicurezza e la stabilità del nostro Paese.

Dobbiamo intensificare gli sforzi per contrastare l'immigrazione clandestina e smantellare le reti criminali che ne traggono profitto. È un dovere verso i cittadini italiani, bisogna agire ora, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo proteggere i nostri confini e garantire che la legge e l'ordine prevalgano su chiunque cerchi di sfidarli.

Per questo, se non l’hai ancora fatto, firma la petizione indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi per chiedergli con urgenza di adottare tutte le misure necessarie per fermare le ondate massicce di immigrati clandestini che mettono a rischio la sicurezza e la stabilità del nostro paese.

Non possiamo più tollerare l'immigrazione clandestina incontrollata che sfrutta il nostro sistema e mette a dura prova le nostre risorse. Abbiamo raggiunto il punto di non ritorno e dobbiamo agire con fermezza per proteggere il nostro Paese.

Noi cittadini abbiamo il diritto di vivere liberi e sicuri. E lo Stato ha il dovere di garantircelo. E non ci fermeremo finché non vedremo questa missione compiuta, finché non potremo vivere senza timori né minacce.

Per questo, continueremo a lavorare con determinazione per garantire sicurezza, ordine e giustizia ai nostri cittadini. Firma subito la petizione per dire “basta” all’immigrazione clandestina.

Insieme, possiamo fare veramente la differenza!

Continueremo a far sentire la nostra voce e a lottare affinché il nostro impegno si traduca in risultati tangibili.

Il futuro della nostra sicurezza dipende da noi!


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