Una barriera contro il Ramadan "virale"!

Una barriera contro il Ramadan "virale"!

Ce ne rendiamo sempre più conto. Quella che siamo chiamati a combattere è una battaglia speciale in difesa della nostra identità cristiana. Contro luoghi comuni, vuoti e pericolosi.

Il Ramadan è diventato il grimaldello, che ha permesso di far venire allo scoperto tanti, troppi “profeti” nostrani della Cancel culture.

Costoro sono pronti a svendere il patrimonio di fede, di cultura e di tradizioni che l’Occidente ha costruito in due millenni di storia in cambio di usanze a noi del tutto estranee.

Partiamo dai fatti di cronaca.

Il Consiglio d’Istituto della scuola di Pioltello ha deciso all’unanimità di far di testa sua e di confermare la chiusura del 10 aprile per festeggiare la fine del Ramadan. Apportando poche modifiche alle motivazioni, divenute tutte e improvvisamente “didattiche”.

Questa non è autonomia scolastica, questa è arroganza.

Stavolta però il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara, si è limitato a dire di continuare «a credere che una vera e costruttiva inclusione necessiti di scuole aperte e non chiuse». Affidando all’Ufficio Scolastico Regionale eventuali, ulteriori valutazioni.

Il passo indietro ministeriale può esser spiegato da un altro fatto incredibile ovvero il messaggio di «piena solidarietà» alla scuola che i tre parroci di Pioltello e frazioni hanno letto nelle loro chiese domenica 24 marzo. Definendo una «scelta ponderata» e di «buon senso» la chiusura annunciata.

Chiusura a favore della quale si è espresso anche il responsabile dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo dell’Arcidiocesi di Milano, Roberto Pagani.

Tutto questo dimostra quanto sia assolutamente urgente reagire, tutti insieme! Firmando la nostra petizione anche tu, con noi, puoi dire “basta” al rischio che la Scuola risponda sempre più a strategie ideologiche e politiche, non didattiche e culturali.

Ma, sostenendoci, ci aiuti anche a richiamare i nostri pastori al loro dovere di annunciare Cristo e non di deviare i fedeli verso usi e costumi propri di altre religioni ed a noi estranei.

Anche perché l’esempio di Pioltello rischia di essere “virale” e di diffondersi a macchia d’olio, convincendo ciascun istituto scolastico di poter fare quel che gli pare.

Ad esempio, la dirigente dell’Istituto comprensivo “Bertesi” di Soresina – che raccoglie scuola materna, primaria e media - ha inviato nei giorni scorsi una circolare ai propri insegnanti.

In essa li si invita ad evitare interrogazioni, verifiche, uscite tra il 6 e il 9 aprile, negli ultimi giorni di Ramadan, dimostrando così «sensibilità culturale e religiosa» verso gli alunni islamici, “stanchi” e “provati” dal digiuno, esentandoli a richiesta anche dalle lezioni di educazione fisica.

Ma la dirigente non si è fermata qui: ha ipotizzato anche «opportunità per momenti di preghiera e di riflessione» e «momenti in aula», durante i quali chiedere agli alunni musulmani di spiegare cosa sia il Ramadan ai loro compagni.

Inoltre gli studenti sono stati invitati ad astenersi dal mangiare in presenza di coetanei islamici, per non mancare loro di rispetto…

Quando mai è stato fatto qualcosa di simile per la Quaresima? Quando mai ne è stato spiegato il significato in aula? Quando mai si è chiesto agli alunni di altre confessioni di digiunare il venerdì per rispetto verso i propri compagni cattolici?

E noi dovremmo stare zitti di fronte a tutto questo? Firma anche tu la nostra petizione!

Vuoi che te la diciamo tutta? L’islam stesso esenta dall’obbligo del digiuno i bambini fino all’età dell’adolescenza, quindi orientativamente fino ai 12 anni. La circolare della dirigente di Soresina, pertanto, è totalmente infondata. E fuori luogo.

Quello in corso si sta trasformando in un colossale tentativo di “appropriazione” ideologica della Scuola, per strappare gli alunni dalla cultura, dalla storia e dalle tradizioni cui appartengono e rimpiazzare tutto questo con idee estranee ed usanze aliene.

Dobbiamo reagire ORA a questa sorta di “reset” generalizzato! Difendiamo i nostri ragazzi!

Sorvolare oggi, chiudere gli occhi e far finta di nulla, di non vedere quel che accade potrebbe costarci presto caro, troppo caro! Avrebbe un costo sociale, umano, morale e spirituale altissimo! E ce ne pentiremmo molto presto…

Combatti con noi questa Buona Battaglia! Firma la nostra petizione! È un aiuto prezioso per difendere la nostra identità cristiana!


Attribuzione Immagine: Istituto comprensivo Bertesi di Soresina, CremonaOggi
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