Aiutaci a dire basta a una vergogna italiana!

Aiutaci a dire basta a una vergogna italiana!

Aiutaci a cancellare una vergogna del nostro Paese!

Come ti abbiamo già scritto la settimana scorsa, l’Italia non ha finora mai ritirato il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito al sanguinario dittatore comunista jugoslavo Tito.

Una infamia. Non ho altre parole per definire questo riconoscimento, ancora oggi tributato dalla Repubblica Italiana.

Ogni anno, da vent’anni esatti, il 10 febbraio celebriamo il Giorno del Ricordo, per non dimenticare i massacri delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata.

Ebbene, il principale responsabile di quella tragedia fu proprio il dittatore comunista Tito, che ammazzò con i metodi più atroci decine di migliaia di italiani, la cui colpa era solo quella di essere… italiani!

Ecco perché è una vergogna che Tito risulti ancora tra i benemeriti della nostra Repubblica.

Per questo ti chiediamo di aiutarci.

Se non lo avessi ancora fatto, ti chiediamo di firmare subito la petizione che recapiteremo a tutti i deputati per sollecitare il loro voto favorevole a rimuovere l’onorificenza concessa al criminale jugoslavo comunista.

Lascia che ti riepiloghiamo brevemente il quadro della situazione.

Tecnicamente, la Commissione Affari costituzionali alcuni giorni fa ha finalmente approvato una proposta di legge che riguarda la modifica delle norme sulla revoca delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, da cui passa la possibilità di revocare poi il riconoscimento a Tito.

Ora il testo dovrà approdare in Aula. Ed è qui che dobbiamo agire!

Perché non vorremmo che la proposta di legge venisse rimandata alle calende greche o impantanata. Basta con il silenzio! Basta con la codardia!

Contiamo anche su di te per raccogliere tante firme: così mostreremo ai nostri rappresentanti che esistono italiani fieri di essere tali e non accettano di essere infangati a casa propria.

Forse ci dirai che con tutti i problemi che abbiamo, questo davvero non è quello più importante. Permettici però di farti notare che qui siamo di fronte a una questione di principio, sulla quale non possiamo transigere.

Tito fu responsabile dello sterminio, nelle foibe, di migliaia di uomini e donne “colpevoli” solo di essere italiani. Mantenere quell’onorificenza è un fatto gravissimo, un’offesa alla nostra italianità, oltre a un incomprensibile e ingiustificabile spregio di quelle vittime troppo a lungo dimenticate.

Le uccisioni di italiani – nel periodo tra il 1943 e il 1947 – furono almeno 20mila; gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case almeno 300mila.

Capisci perché è importante che firmi subito la petizione?

La invieremo a tutti i deputati: così sapranno che c’è una parte importante degli italiani che non vuole continuare a onorare il criminale e dittatore comunista Tito.

Noi, insieme a tanti altri, diciamo a gran voce: “Non nel mio nome!”. Questo è anche un modo per dire che noi siamo fieri e orgogliosi di essere italiani.

Non solo.

Firmando la petizione diciamo anche che non vogliamo essere minimamente associati a chi, sotto la bandiera del comunismo, ha ucciso, torturato e perseguitato decine e decine di migliaia di nostri connazionali.

Il nostro comune gesto simbolico sarà visto da Dio e dagli angeli e sarà anche una riparazione per il tanto male compiuto verso i nostri connazionali.


Didascalia: Lapide votiva nel cimitero di Cosala, a Fiume. Attribuzione immagine: Di Roberta F., CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/...
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