Fermiamo il terrorismo islamico. A partire da casa nostra
Siamo molto preoccupati.
Troviamo che sia un gesto non solo irresponsabile, ma addirittura sovversivo e destabilizzante il fatto che le Sinistre abbraccino il terrorismo, il jihad e la rivoluzione, incitando all’odio ed alla violenza.
È l’errore, in cui recentemente sono cadute tanto in Italia quanto in Francia. Il che, in tempi come questi, caratterizzati da una forte instabilità, appare alquanto rischioso.
La giunta “rosso-verde” di Reggio Emilia ha recentemente assegnato il “Primo Tricolore” ovvero la massima onorificenza cittadina a Francesca Albanese, sgradita agli Usa.
E lei, relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati, ha dichiarato per l’occasione: «I terroristi di Hamas sono da capire», perché «stanno animando una rivoluzione globale».
Com’è possibile arrivare pubblicamente a dichiarazioni di tale gravità, senza che nessuno trovi niente da ridire?
Tutto questo supera decisamente il confine della dialettica politica e del fair play istituzionale, sguazzando piuttosto in quell’ambiguità di fondo, che caratterizza la Sinistra.
Lo dimostrano anche le parole di Alessandro Corti, consigliere Pd del Municipio 7 di Milano, diffuse con un video postato su Facebook:
«La lotta armata è sempre legittima, sia essa socialista o islamista – ha dichiarato – La lotta armata su territorio illegalmente occupato è legittima».
A noi affermazioni come queste fanno paura. E a te? Declamate, oltre tutto, da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni…
Un’altra conferma giunge dalla Francia, dove nel suo ultimo libro Omar Youssef Souleimane ha rivelato i legami tra La France Insoumise, sigla di Sinistra, e gli ambienti radicali islamici.
Il partito, guidato da Jean-Luc Mélenchon, ha subito cercato di bloccare in tribunale la pubblicazione dell’opera, ma ha clamorosamente perso la propria battaglia legale.
Ed ora è accusato, pur di conquistare il voto della comunità musulmana, di voler introdurre nuove regole sociali, compatibili con la sharia e con lo jihad, che ne è parte integrante.
Siamo d’accordo con Souleimane, quando definisce «sconvolgente» quest’alleanza tra fondamentalismo islamico e «Sinistra halal», come la chiama, nella “laicissima” Francia.
Alleanza, che ha permesso all’eurodeputata Rima Hassan, anch’ella star de La France Insoumise, di sostenere apertamente Hamas, affermando che avrebbe «agito legittimamente».
Questo vuol dire dar fuoco alle polveri, gettare benzina sul fuoco! È roba da Centri sociali, non certo da democrazia compiuta!
Noi non ci stiamo! E sappiamo che anche tu sarai senz’altro d’accordo con noi. Non si possono aprire le porte al terrorismo islamico. Per nessun motivo.
Dobbiamo farci sentire! Come? È molto semplice. Innanzi tutto, firmando, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Basta con la sottomissione all’islam!», promossa da Pro Italia Cristiana.
È indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché tuteli i valori fondamentali dell’identità e della cultura italiana a fronte del tentativo di islamizzazione in corso.
E poi dando forza alla petizione attraverso una vasta campagna di sensibilizzazione, che tramite i social spieghi come stiano realmente le cose e trovi nuovi amici pronti ad unirsi a noi.
Quest’operazione ha però un costo, che da soli non riusciremmo a sostenere. Per questo ti chiediamo di aiutarci!
È importante: oggi l’ultra-Sinistra pro-Pal è impregnata di violenza rivoluzionaria e di antisemitismo, come conferma Nora Bussigny, giornalista dei settimanali Le Point e Franc-Tireur.
Nel suo libro Les nouveaux antisémites. Enquête d’une infiltrée dans les rangs de l’ultragauche racconta quanto ha visto e sentito, infiltrandosi nelle organizzazioni legate all’islamismo.
«Mi sono imbattuta in contesti di violenza marcata» - ha detto - «l’influenza islamista è lampante», come lo è il sostegno al terrorismo.
«La maggior parte dei collettivi femministi ed Lgbt, che avevo frequentato – afferma – si rallegravano pubblicamente degli attacchi terroristici».
Pur essendo l’autrice franco-marocchina, dopo l’uscita del suo libro ha vissuto «un massiccio attacco, subìto diverse campagne d’odio, minacce». Ora è sotto scorta.
Dietro tutto questo, secondo Nora Bussigny, c’è un preciso «progetto politico, che mira ad una presa di potere attraverso il caos».
Noi ci opponiamo a qualsiasi forma di islamizzazione, soprattutto quando passano attraverso la violenza, il fanatismo e l’odio!
Fermiamo il terrorismo islamico. A partire da casa nostra.