
Gli ambientalisti radicali usano i giudici per imporre le loro follie green!
Per noi è vergognoso! Ancor più lo è per il silenzio omertoso che i media fanno calare su certe notizie. Tu che ne pensi?
Credevamo che certe cose accadessero solo in Italia…
In Italia le toghe decidono quali immigrati debbano rimpatriare e quali siano i Paesi “sicuri”. Qui spadroneggia una giustizia “ad orologeria”, che colpisce solo esponenti illustri del Centrodestra.
Invece no. Anche nei Paesi Bassi la magistratura cerca di sostituirsi al potere esecutivo, di sottrargli la sua indipendenza e di decidere la politica nazionale sull’azoto.
È accaduto con una sentenza emessa dal tribunale dell’Aia lo scorso 22 gennaio, sentenza che obbliga il governo olandese ad accelerare i tagli alle emissioni di azoto.
Tagli che, in passato, lo stesso Consiglio di Stato aveva dichiarato essere irrealisticamente severi e sproporzionati rispetto alla realtà.
Un verdetto, questo dell’Aia, che compromette gravemente settori cruciali quali agricoltura, edilizia residenziale ed economia, bloccandoli e conducendoli verso il disastro.
Ad intentare la causa è stata l’associazione ambientalista «Greenpeace», quella stessa inclusa cinque anni fa dalla Polizia antiterrorismo britannica nell’elenco delle organizzazioni estremiste.
Entro il 2030 l’Olanda dovrà portare metà delle proprie aree naturali sensibili all’azoto al di sotto del cosiddetto «valore critico di deposito».
In caso contrario scatterà una sanzione da 10 milioni di euro. Questo fatto rappresenta un precedente grave, che non riguarda solo i Paesi Bassi, ma tutto il mondo.
Pare, infatti, che la tendenza degli attivisti di Sinistra sia ovunque quella di utilizzare i tribunali come arma politica.
Ciò scavalca pericolosamente le competenze di chi, regolarmente eletto, la politica la fa di mestiere.
Ti pare corretto? È tollerabile, secondo te, il fatto che lobby più o meno oscure usino i giudici come clava per calpestare la democrazia e ritagliarsi una giustizia su misura?
Noi diciamo di no. E siamo convinti che anche tu lo dica, poiché altre volte ci hai dimostrato, col tuo sostegno, di credere nei nostri stessi Ideali.
Ma non basta dirlo in due. Occorre che molti si uniscano al nostro sdegno e denuncino questa grave offesa arrecata al buon senso ed ai Valori, su cui l’Occidente si fonda.
Abbiamo due mezzi, entrambi validi, per riuscirvi.
Il primo consiste nel firmare, se non lo hai ancora fatto, la petizione che Pro Italia Cristiana ha lanciato in merito. In essa si chiede in modo chiaro e deciso al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, di fermare le “follie green”.
Il secondo consiste nell'ampliare sempre più la nostra vasta campagna di sensibilizzazione, servendomi di Facebook e reclutando in modo veloce tanti nuovi amici, pronti ad unirsi a noi nella comune battaglia!
Per farlo, però, occorrono più soldi di quanti noi possiamo mettere a disposizione. Abbiamo bisogno quindi del tuo aiuto! Dobbiamo dire tutti insieme basta alle prevaricazioni, basta alle invasioni di campo!
Non dev’essere la magistratura a stabilire le regole del gioco e tanto meno devono esserlo gli attivisti di Sinistra e le sigle ambientaliste!
Dobbiamo urlarlo in tanti, per non continuare ad essere presi in giro da pochi!
«Greenpeace» si presenta come “indipendente”, in realtà un rapporto del Centro Studi Strategici “Carlo de Cristoforis” in collaborazione con l’École de Guerre Économique la smentisce.
Secondo tale studio, una cui sintesi è stata pubblicata otto anni fa anche in Italia da «il Giornale», vi sarebbero realtà collegabili direttamente ai Rockfeller tra i suoi sostenitori.
In almeno tre casi, citati e documentati, «numerosi fondi» le sarebbero «stati sborsati da elementi, che avevano interesse a danneggiare pericolosi concorrenti».
Non dimentichiamoci il recente scandalo Greengate, da noi denunciato: il socialista olandese Frans Timmermans, ex-commissario Ue con delega al Green Deal, è oggi sotto giudizio.
Avrebbe coperto di finanziamenti pubblici le lobby ambientaliste, purché sostenessero le follie green e le “ecobufale” climatiche presso europarlamentari e presso l’opinione pubblica.
Non solo. La sentenza olandese sull’azoto provoca disastri, dagli espropri forzati delle aziende agricole alla chiusura dell’industria edilizia.
Ma questi non sono sgradevoli ed involontari “effetti collaterali”, sono anzi esattamente ciò che il movimento ambientalista radicale cerca!
L’ideologia delle sigle green ruota attorno al concetto di «decrescita», per il quale la contrazione economica non rappresenta un problema, bensì un fine in sé.
Affossare l’economia, per loro, è un auspicabile traguardo! E ciò in quanto, sempre secondo loro, prosperità e progresso umano andrebbero a scapito del “pianeta”.
Gli ecologisti pretendono che le società industriali vengano semplicemente smantellate, indipendentemente dal tributo umano a ciò connesso. Ci portano alla rovina e sono felici.
Capisci per quale motivo la follia green vada assolutamente fermata? È ora che i politici la finiscano di nascondersi dietro le sentenze dei tribunali per far passare decisioni impopolari!