
Il diavolo non può avere l’ultima parola…
Sai che in Italia il diavolo può fare quel che vuole?
È quanto si evince dalla singolare vicenda occorsa al prof. Giuseppe Vetrano, docente di Storia e Filosofia presso un liceo dell’area metropolitana di Palermo.
Ti riassumiamo i fatti, nella successione esatta in cui sono avvenuti, cosicché anche tu possa farti un’idea precisa dell’accaduto. E siamo sicuri che anche tu giungerai alla nostra stessa conclusione.
Siamo nel febbraio 2024. Il prof. Vetrano viene informato che, in una quinta, un’alunna esibisce una collana con al centro un crocifisso rovesciato.
I suoi compagni di classe ne sono al corrente. Alcuni di loro hanno espresso anche un certo disagio di fronte a quel simbolo chiaramente satanico, ritenendolo provocatorio ed inopportuno.
Il docente, in modo riservato, ha chiesto allora alla giovane se conoscesse il significato del suo “amuleto”.
In tutta risposta è stato aggredito verbalmente dalla studentessa, che si è dichiarata apertamente «satanista». Ed ha preteso anzi che a lezione venissero trattati anche autori satanisti.
Il prof. Vetrano, forte della laurea in Filosofia e di una licenza in Teologia dogmatica conseguita alla Gregoriana, ha fatto presente come in Italia il satanismo non sia riconosciuto come religione.
Ed ha aggiunto che tanto meno i programmi ministeriali contemplano al proprio interno anche autori di tale “corrente”.
Anzi, per il principio di laicità della Scuola e per il rispetto degli altri, il simbolo satanico doveva restare nascosto.
Ha, infine, messo in guardia la giovane dal rischio, tipico del satanismo o delle sette, di indurre i propri seguaci a percorrere strade molto pericolose.
Poco tempo prima era, infatti, accaduta la strage di Altavilla Milicia: un padre di famiglia aveva ucciso la moglie e 2 dei suoi 3 figli.
L’unica sopravvissuta, la figlia 17enne, si è scoperto poi che aveva partecipato attivamente alle sevizie ed agli omicidi.
Un alunno ha fatto notare che da qualche tempo era scomparso anche il crocifisso appeso in classe. Era stato ritrovato in un cassetto, con le braccia rotte.
Il docente ha proposto allora di sostituirlo con uno nuovo, in ottemperanza ad una delibera approvata dal Collegio docenti.
Ma la studentessa “satanista” ha dichiarato apertamente che, se lo avessero rimesso, gli avrebbe spezzato le braccia e lo avrebbe gettato.
Sai com’è finita? Dopo un paio di settimane, al prof. Vetrano è stato notificato un provvedimento disciplinare: tre giorni di sospensione dal servizio con relativa decurtazione dello stipendio.
Si è rivolto allora al Tribunale del Lavoro di Palermo, per vedersi riconosciuti i propri diritti. Ma nei giorni scorsi ha ricevuto l’ennesima doccia fredda: il suo ricorso è stato rigettato.
E deve pure pagare le spese legali: il conto è salato, 3 mila euro. Noi vogliamo raccogliere i fondi necessari per evitargli almeno di sborsare questi soldi di tasca sua. Ci puoi dare una mano?
Con una semplice offerta di 50 € oppure, se tale cifra fosse superiore alle tue possibilità, anche di 25 o 10 €, noi possiamo far sentire concretamente al prof. Vetrano la nostra solidarietà e vicinanza.
È un piccolo gesto, ma dal grande significato. Così come pure importante è che tu sottoscriva la petizione, promossa in merito da Pro Italia Cristiana.
È rivolta al ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, affinché assuma provvedimenti contro l’assurda sanzione, di cui è stato vittima questo docente di Storia e Filosofia.
Punire il prof. Vetrano costituisce un grave colpo alla credibilità dell’intero sistema scolastico italiano ed offre un pessimo esempio a tutti.
Visto com’è finita questa brutta faccenda, domani anche in altri istituti potrebbe capitare qualcosa di analogo. Ed i docenti, a questo punto, saprebbero di essere abbandonati dallo Stato.
È mai possibile tutto questo? Noi diciamo di no, è una storia allucinante! E tu cosa ne pensi? Abbiamo voluto interpellare direttamente il prof. Vetrano…
Ci ha detto di aver appreso della decisione del Tribunale del Lavoro solo tramite l’agenzia «Orizzonte Scuola»: «Sono rimasto veramente basito», ha commentato l’insegnante.
«Non è possibile che un giudice condanni un docente, che ha agito in coscienza per il bene dell’alunna».
Il prof. Vetrano ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà, da singoli, famiglie, dalla nuova Dirigente, da numerosi sacerdoti siciliani e dall’Arcivescovo di Monreale.
L’Arcidiocesi di Palermo, fino ad oggi, non ha ancora preso posizione ufficialmente, ma ci si aspetta che lo faccia, prendendo le difese del professore.
Secondo l’Associazione Internazionale Esorcisti, quanto accaduto giustifica «un atto di intolleranza verso la religione cristiana e chi la professa». Il che è grave!
«Ogni giorno svolgo bene il mio lavoro», commenta il prof. Vetrano, amareggiato per l’accaduto. Non possiamo lasciarlo solo! Noi non ce la sentiamo. E tu?
Il diavolo non può avere l’ultima parola!
Aiutaci a fare in modo che non sia così…