La mezzaluna non prevalga sulla Croce: il progetto politico dell’islam in Italia

La mezzaluna non prevalga sulla Croce: il progetto politico dell’islam in Italia

Come temevamo! Il Ramadan, conclusosi nei giorni scorsi, ha rappresentato una tappa importante del processo di islamizzazione in corso in Italia.

A Prato il vescovo, mons. Giovanni Nerbini, ha messo a disposizione della comunità musulmana per la loro festa addirittura l’antico complesso di San Domenico.

A Brindisi sono stati concessi i locali della parrocchia di San Carlo di Gesù ed il vescovo, mons. Giovanni Intini, si è fatto addirittura fotografare accanto all’imam locale, Khaled Bouchelaghem.

Costui è stato candidato del Pd alle ultime elezioni amministrative, quelle del 2023. E la festa è stata organizzata assieme ad Anpi ed Arci.

Questo mostra con tutta evidenza ed ancora una volta come il processo di islamizzazione corrisponda ormai in Italia ad un preciso progetto non religioso, ma politico.

Tant’è vero che a Torino la festa di fine Ramadan organizzata in piazza si è conclusa con le foto di Giorgia Meloni e di Ursula von der Leyen messe al rogo.

Sono state bruciate da alcuni estremisti pro-Pal senza che né dal Sindaco, Stefano Lo Russo, pure presente alla manifestazione, né dalla locale comunità musulmana siano giunte parole di condanna.

Anzi, se l’islam in Italia alza la voce è solo per dar sfogo alle proprie rivendicazioni. A Cremona, ad esempio, le autorità locali hanno concesso il Parco al Po per festeggiare la fine del Ramadan.

Ma lo spazio, pur molto ampio, si è rivelato insufficiente per contenere tutti e questo, secondo Aftab Ahmed, a capo dei musulmani residenti in città, «ha suscitato delusione e frustrazione».

Perciò ha chiesto un luogo più ampio e adatto ed «un maggiore riconoscimento istituzionale», il che conferma la matrice politica della richiesta.

Ancora: a Milano i residenti in zona Parco Martesana, trasformato in una sorta di moschea a cielo aperto, sono stati svegliati all’alba dai muezzin per le celebrazioni di fine Ramadan.

Piegarsi a tali pretese corrisponde ad una resa inaccettabile al tentativo di islamizzazione in corso. La festa del Ramadan non appartiene alle nostre tradizioni, alla nostra cultura, alla nostra fede!

È paradossale che gli ospiti la facciano da padroni! Chi viene in casa nostra è giusto che si adegui alle nostre regole e non l’inverso!

Ma ora possiamo agire in due modi concreti. Il primo consiste, se non l’hai ancora fatto, nel firmare la petizione «Basta con la sottomissione all’islam» promossa da Pro Italia Cristiana.

È indirizzata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché, come custode dei valori costituzionali, intervenga per fermare la deriva islamizzante e tutelare la nostra identità nazionale.

Il secondo modo consiste nel promuovere una vasta campagna di sensibilizzazione per risvegliare negli Italiani l’amore per la propria Patria, per i nostri Valori, per la nostra Storia!

I social rappresentano il mezzo più veloce e sicuro per raggiungere il maggior numero di persone possibile. Ma hanno un costo, di cui da soli non possiamo farcene carico. Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

È di importanza vitale, perché sai come hanno “festeggiato” il Ramadan i musulmani in casa loro?

Intensificando gli attacchi sanguinari, altro che “digiuno” e crescita spirituale! La fondazione «The Religion of Peace» ha contato ben 254 attacchi jihadisti in tutto il mondo in quel periodo.

Il bilancio totale è stato di 2.007 morti dalla Siria alla Nigeria, dal Pakistan al Sudan, dai talebani a Boko Haram, da al-Shabaab al sedicente Stato islamico della provincia dell’Africa occidentale!

Si tratta oltre tutto di una cifra sottostimata, poiché vengono conteggiati solo i casi di chiara matrice jihadista e non gli altri.

E noi stiamo qui a preoccuparci degli spazi troppo ristretti, facendo finta di non vedere il chiaro progetto politico, che si sta cercando di attuare nell’Occidente cristiano!

Dimostriamo tutti insieme che Lepanto e Vienna hanno avuto un senso! Diciamo no all’islamizzazione dell’Occidente cristiano! La mezzaluna non prevalga sulla Croce!

 

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