La terza guerra mondiale è già in atto. Ma contro i cristiani…

La terza guerra mondiale è già in atto. Ma contro i cristiani…

Crediamo che sia inutile illudersi del contrario. Casi ripetuti di persecuzione più o meno violenta si verificano in tutti e cinque i Continenti.

Contiamo i nuovi martiri, mentre i governi e le istituzioni occidentali minimizzano o restano indifferenti ad una crisi, che ha ormai assunto dimensioni planetarie. Vuoi qualche esempio?

Nei tribunali europei, statunitensi, canadesi e australiani i principi fondamentali della nostra fede vengono spesso criminalizzati ed accusati d’essere forme discriminatorie di “incitamento all’odio”.

Il caso più clamoroso è quello del Regno Unito, dove i cittadini vengono arrestati se solo pregano in silenzio nei pressi delle cliniche abortive.

Anche nei Paesi Bassi si finisce in galera qualora vengano espresse pubblicamente le proprie convinzioni pro-life.

L’anno scorso il Sindaco di Bruxelles ha mobilitato la Polizia anti-sommossa per far chiudere una conferenza, i cui relatori avevano riconosciuto su basi scientifiche l’esistenza di due sessi biologici!

Le libertà di opinione, di religione e di associazione sono perennemente sotto attacco in Europa, censure e discriminazioni contro i cristiani sono pratiche diffuse ed accettate.

Ma la stessa cosa accade anche nel resto del mondo…

In Cina il Partito riscrive parti della Bibbia per conformarle al dogma comunista e sostituisce nelle chiese legate all’Associazione Patriottica le immagini di Cristo con i ritratti di Xi Jinping.

Ai bambini è vietato partecipare alla Messa, condividere il Vangelo online è reato ed i sacerdoti vengono regolarmente arrestati senza motivo o sequestrati senza che si sappia dove li portino.

In Corea del Nord la dittatura comunista al potere considera i cristiani fuorilegge: se scoperti, vengono condannati a morte o incarcerati in campi di concentramento e sottoposti ai lavori forzati.

La situazione nei Paesi islamici non è certo migliore. In Nigeria sono stati massacrati o rapiti 100.000 cristiani negli ultimi 6 anni e distrutte circa 20.000 edifici tra chiese e scuole cattoliche.

L’obiettivo, chiarissimo, è quello di spazzar via l’intera popolazione cristiana dal Paese in due modi: o decimandola o mettendola in fuga.

In Pakistan, Afghanistan ed Iran i fedeli in Cristo vengono discriminati e puniti in varie forme, mentre chi abbandona l’islam per convertirsi è destinato a morte certa.

La grande stampa nell’Occidente “libero” non parla quasi mai di tutto questo. Continua a far finta di nulla, ad ignorare ciò che accade.

Per questo riteniamo che sia urgente informare l’opinione pubblica del sangue, del dolore e delle lacrime versati in ogni angolo del mondo da fratelli nella fede!

Vogliamo promuovere per questo una vasta campagna di sensibilizzazione, servendoci dei social, che consentono di raggiungere tanti in poco tempo.

Ma hanno un costo, che da soli non potremmo sostenere. Per questo ti chiediamo di darci una mano!

È urgente… Vuoi un esempio? L’India viene, in genere, considerata un Paese tranquillo, senza grossi eccessi di fanatismo islamico e senza dittature di stampo comunista.

Questo almeno è ciò che crede l’opinione pubblica, ammansita da una stampa omertosa a livello internazionale. Ma la realtà è molto diversa.

Proprio in India, infatti, dal 2014 ad oggi ovvero da quando è al potere il governo nazionalista indù, sono stati documentati circa 5.000 attacchi contro i cristiani! 5.000, capisci?

Di questi, quelli considerati violenti, sono aumentati di oltre il 500%, passando da 139 ad 834, ed hanno colpito soprattutto gli Stati dell’Uttar Pradesh e del Chhattisgarh.

Lo ha rivelato un rapporto diffuso dall’United Christian Forum, una coalizione di organizzazioni cristiane, di cui fa parte anche la Chiesa Cattolica, per difendere i diritti dei propri fedeli.

Solo quest’anno sono stati segnalati ben 579 episodi di persecuzione e violenza, eppure soltanto 39 di questi hanno comportato procedimenti penali nei confronti dei responsabili.

Ad alimentare l’odio contro i cristiani hanno contribuito le leggi anti-conversione con false accuse correlate, la propaganda e l’odio politico.

Nel mirino vi sono in particolare i cosiddetti «dalit» ovvero coloro che si sono convertiti dall’induismo al Cristianesimo.

Per questo solo fatto sono stati esclusi dai programmi di assistenza sociale dello Stato e subiscono pressioni e vessazioni di ogni genere, per convincerli a tornare all’induismo.

In India, insomma, i cattolici vengono spesso incolpati, percossi, incarcerati o uccisi da terroristi indù, da folle di fanatici o dai tribunali, mentre chiese e Bibbie vengono date alle fiamme.

Per quanto tempo siamo disposti a tollerare che tutto questo accada sotto i nostri occhi, senza muovere un dito per aiutarli?

Pregare per loro è importante. Ma altrettanto è importante far conoscere la loro situazione, affinché il numero di coloro che pregano aumenti esponenzialmente.

La speranza è quella di fare massa critica e di far pressioni su governi e organismi internazionali, affinché fermino questi crimini commessi contro i cristiani per il solo fatto di essere cristiani!

Aiutaci anche tu con la tua migliore offerta!

Non lasciamo soli questi nostri fratelli nella fede!

 

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