L'Europa finanzia la propria sottomissione: altri 17 milioni di euro per promuovere l'Islam!

L'Europa finanzia la propria sottomissione: altri 17 milioni di euro per promuovere l'Islam!

Mentre le famiglie europee fanno i conti con crisi economiche, disoccupazione e tagli ai servizi essenziali, Bruxelles continua imperterrita a destinare milioni di euro a progetti che promuovono l'Islam, spesso in modo acritico e pericolosamente compiacente.

Con i soldi di tutti noi, l’Unione Europea alimenta una deriva culturale che mina le nostre radici, la nostra storia, la nostra identità.

Questa non è più solo una questione politica: è una battaglia per la sopravvivenza culturale dell'Europa!

Una lista di scandali

I numeri parlano chiaro. E sono vergognosi:

2,5 milioni al Centro Nazionale francese di Ricerca Scientifica per "mappare l'evoluzione della sharia", trasformando una legge religiosa in materia giuridica da studiare e legittimare.

2 milioni all'Università di Bergen (Norvegia) per comprendere "perché l'estrema destra avanza", etichettando come problematici coloro che esprimono preoccupazioni sull'islamizzazione.

2,3 milioni all'Università Ludwig-Maximilians di Monaco per analizzare "valori e natura degli animali nel mondo islamico", studio lontano dalle priorità europee.

2,3 milioni all'Università Bilgi di Istanbul per "ISLAM-OPHOB-ISM", progetto che mira a comprendere e delegittimare le preoccupazioni sull'islamizzazione.

2,5 milioni all'Università di Utrecht per studiare "il ruolo del sufismo nella formazione dell'Islam", promuovendo una visione positiva e romantica.

2,7 milioni all'Università di Oxford per analizzare la "gioventù musulmana in Europa e Regno Unito", focalizzandosi su una comunità senza considerare l'integrazione complessiva.

2,5 milioni all'Università di Erfurt per studiare "l'eredità coloniale della Sharia", rischiando di giustificare pratiche incompatibili con i diritti umani.

188 mila all'Università Sapienza di Roma per "TransIslam", progetto contro l'islamofobia spesso usata per silenziare critiche.

270 mila all'Università di Amsterdam per studiare "Islam bianco: una nuova religione per gli europei", suggerendo una trasformazione culturale.

Questa pioggia di finanziamenti si aggiunge alla maxi erogazione da 10milioni di euro per finanziare, in una partnership di più università, "Il Corano europeo", un evidente tentativo di riscrivere la nostra storia culturale in chiave islamica, di cui ti abbiamo già parlato nelle precedenti comunicazioni. 

La denuncia coraggiosa

Grazie all’inchiesta di Pierre Chamatin su Le Journal Du Dimanche e alla voce decisa dell'onorevole Sardone, questa vergogna è stata finalmente smascherata. 

“È sconcertante questa ossessione patologica per il mondo musulmano”, ha dichiarato Sardone, sottolineando come le istituzioni europee stiano tradendo i cittadini che dovrebbero proteggere.

Quante risorse ancora dobbiamo sacrificare prima di svegliarci? Quanto tempo dobbiamo perdere prima di ammettere che stiamo finanziando la nostra stessa cancellazione culturale?

Questa non è più una questione di opinioni: è un fatto! Ogni euro speso in questi progetti è un euro sottratto alla difesa della nostra identità, della nostra sicurezza, del nostro futuro.

E’ tempo di reagire: difendere l’Europa è difendere noi stessi!

Noi non ci stiamo! E so che, per fortuna, non siamo soli in questa battaglia.

È il momento di gridare BASTA con forza e chiarezza! Difendere l’Europa oggi significa prendere posizione.

Ogni cittadino ha il diritto - e il dovere - di pretendere che le istituzioni lavorino per noi, non contro di noi. 

Non possiamo più permetterci di restare spettatori silenziosi di questa deriva: è in gioco il futuro delle prossime generazioni!

Per questo, se non l'hai ancora fatto, ti invitiamo a firmare subito la petizione "Basta con la sottomissione all'Islam" promossa da Pro Italia Cristiana.

Ma non basta! Questa non è solo una battaglia di idee: è una lotta reale per difendere ciò che siamo.

Abbiamo bisogno di amplificare la nostra voce e raggiungere milioni di cittadini, prima che sia troppo tardi.

Per questo, ti chiediamo di aiutarci con un’offerta generosa a sostegno della nostra vasta campagna di sensibilizzazione su Facebook, per far sapere di questo scandalo a quanta più gente possibile.

Non restare spettatore: scegli di agire, scegli di difendere la nostra identità!

 

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