Plebiscito in Francia: il popolo vuole il Presepe nei Municipi. E noi?

Plebiscito in Francia: il popolo vuole il Presepe nei Municipi. E noi?

I talebani del laicismo possono dir quel che vogliono, ma la gente vuole il S. Natale!

Casi come quelli di Carate Brianza e Reggio Emilia, dove le maestre hanno eliminato dai canti natalizi qualsiasi riferimento a Gesù, rivelano un radicato fondamentalismo anticristiano.

Ma il Paese reale ha un altro volto: il popolo ama le proprie tradizioni e chiede a gran voce il presepe col Bambinello, la Sacra Famiglia ed i Magi!

Lo dimostra (ma non ve n’era bisogno!) il nuovo sondaggio appena condotto in Francia, dove proprio quest’anno ricorrono i 120 anni dalla sciagurata legge del 1905 sulla «laïcité»!

La Csa ovvero il Consiglio Superiore sugli Audiovisivi, che Oltralpe è l’authority di regolamentazione dei media, ha raccolto risultati tali da lasciar basiti tutti.

Alla domanda: «È favorevole o contrario alla presenza dei presepi natalizi nei Municipi francesi?», ben il 79% degli intervistati ha risposto un convinto e forte «Favorevole!».

Con buona pace del laicismo sventolato come una bandiera dal Presidente Macron, della legge sulla separazione tra Stato e Chiesa, nonché delle tante logge massoniche presenti in Francia.

Il consenso è nazionale e trasversale: persino a Sinistra, il 63% degli elettori di La France Insoumise, il 71% dei socialisti ed il 60% degli ecologisti vogliono il Presepe nei Comuni!

Della stessa idea è il 75% della maggioranza presidenziale ed il 68% dei simpatizzanti della macroniana Renaissance.

A Destra si raggiunge il plebiscito con l’86% dei consensi, l’88% tra gli elettori dei Républicains, il 94% tra quelli di Rassemblement National e di Reconquête.

Il sondaggio mostra come non vi sia differenza tra uomini (l’82% è favorevole) e donne (77%), tra giovani (92%) e anziani (74%), tra ceti benestanti (80%) e disoccupati (77%).

Sono dati che parlano da soli e che tappano la bocca anche ai fondamentalisti di casa nostra ed alla maestre militanti, quelle che vogliono cancellare Gesù dai canti natalizi.

A loro diciamo con forza e determinazione: «Ridateci il Natale!» e ti chiediamo di farlo con noi. Come? Sottoscrivendo l’apposita petizione promossa da Pro Italia Cristiana.

È indirizzata al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, affinché tuteli le nostre tradizioni in tutte le sedi istituzionali – enti locali, uffici pubblici e scuole -, promuovendone il vero significato.

Per dare ancora più forza a quest’iniziativa, è necessario promuovere una vasta campagna di sensibilizzazione tramite i social, in grado di arrivare a tanti in poco tempo.

Il loro costo, però, supera le nostre possibilità. Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto! Insieme, ce la possiamo fare!

L’art. 28 della legge francese sulla separazione tra Chiesa e Stato, datata 9 dicembre 1905, se preso alla lettera, è terribile ed aberrante.

Recita, infatti: «È vietato erigere o collocare qualsiasi segno o emblema religioso nei monumenti pubblici o in qualsiasi luogo pubblico», ad eccezione di chiese, cimiteri, musei ed esposizioni.

Ma quel che è peggio è che, alle parole, seguono spesso i fatti: il sindaco di Béziers, Robert Ménard, è stato sanzionato per aver installato un Presepe nella sede del suo Comune!

Il popolo, però, di questa legge fondamentalista ed intollerante, se ne fa un baffo, perché sa che il Presepe, in quanto simbolo cristiano per eccellenza, dà il senso più vero al Natale.

Esso appartiene alle tradizioni più autentiche e la gente lo vuole nei Municipi, in famiglia, nelle chiese, nei mercatini di Natale, ovunque!

Il Presepe nulla impone: offre solo una Presenza dolce ed umile, che invita alla pace dei cuori. Il Natale non è fatto di panettoni e doni, ma è vero solo quando abitato da Cristo!

Per questo dobbiamo chiedere a gran voce che venga allestito in tutti i Municipi, in tutte le scuole e che le insegnanti non cancellino il richiamo al Bambinello nei canti tradizionali!

La vera speranza è proprio questa: che Gesù nasca in tutti i cuori!

 

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