
Un angelo con in mano il Corano: l’ultima provocazione nelle scuole italiane
Un altro episodio assurdo, un altro schiaffo alla nostra identità cristiana.
A Civitavecchia, in una scuola elementare, alcune maestre hanno pensato bene di assegnare ai bambini un compito a dir poco inquietante: realizzare un angelo — simbolo profondamente cristiano — che tiene tra le mani… il Corano.
Sì, hai letto bene. Un angelo con il Corano!
L’iniziativa, segnalata da diversi genitori preoccupati, ha subito scatenato reazioni indignate.
Il consigliere comunale Antonio Giammusso e l’eurodeputato Silvia Sardone hanno denunciato pubblicamente l’episodio, chiedendo chiarimenti immediati.
Sardone ha dichiarato senza mezzi termini: “Siamo davanti a una propaganda ideologica che, passo dopo passo, sta islamizzando la scuola italiana. Non è più tollerabile!”
Una mamma, in una testimonianza raccolta sui social, racconta: “Mia figlia mi ha chiesto: ‘Mamma, perché l’angelo non ha la Bibbia, come a Natale?’ Ho provato a spiegarle… ma la verità è che sono furiosa. Vogliono confondere i nostri figli.”
E questo è solo l’ennesimo episodio.
A Pioltello, una scuola ha chiuso per il Ramadan. A Soresina, in provincia di Cremona, si vieta la merenda durante l’intervallo per non “urtare” chi digiuna. Ad Abbiategrasso, vengono organizzati corsi per insegnare alle ragazze come indossare il velo islamico.
In molte altre città, le scuole portano gli alunni in visita nelle moschee, dove viene loro insegnato a pregare inginocchiati verso La Mecca.
In alcune di queste visite, si è persino parlato — senza contraddittorio — di "guerra santa", lasciando attoniti molti genitori al corrente dei fatti.
Tutto questo accade mentre il crocifisso viene rimosso dalle aule, le recite di Natale vengono censurate, e la Bibbia scompare dai programmi scolastici.
La nostra cultura viene oscurata, giorno dopo giorno, in nome di una finta integrazione che nasconde una pericolosa resa culturale.
“Ogni giorno togliamo un pezzo della nostra identità. Togliamo i crocifissi, i canti natalizi, le ore di religione. Ma apriamo le porte a chi vuole inculcare ai nostri figli una cultura che nega la nostra”, denuncia un’insegnante, che ha chiesto di restare anonima per paura di ritorsioni.
Possiamo forse leggere il Vangelo nelle scuole islamiche? Possiamo far cantare l’inno di Mameli nelle madrase? Possiamo proporre la croce come simbolo universale di pace e verità nei loro Paesi?
NO! E allora perché dobbiamo accettare passivamente che il Corano entri nelle nostre scuole con tanto di angioletti sorridenti?
Questo non è dialogo, non è scambio culturale. È sottomissione culturale, educativa e spirituale!
E chi tace, chi minimizza, chi parla di “inclusione” e “multiculturalismo” mentre cancella le nostre radici, si rende complice di una deriva gravissima che mette a rischio l’identità e la libertà educativa dei nostri figli.
Unisciti a chi dice NO a questa deriva. Se non l’hai ancora fatto, firma subito la petizione “Basta islamizzazione a scuola!”, promossa da Pro Italia Cristiana.
Difendiamo ciò che siamo, ciò che crediamo e ciò che vogliamo trasmettere ai nostri figli.
E per portare questo messaggio ovunque, per risvegliare le coscienze e informare milioni di italiani sui social, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto concreto.
Sostieni la nostra campagna di sensibilizzazione su Facebook, che sta già raggiungendo migliaia di famiglie in tutta Italia. Ogni donazione, anche piccola, è un passo in più per difendere la nostra scuola, la nostra fede, i nostri figli.
Se non reagiamo ora, rischiamo di perdere tutto. E il prossimo lavoretto scolastico non sarà solo un angelo con il Corano… sarà la nostra identità completamente cancellata.