Così l’immigrazione sta sfigurando l’Occidente

Così l’immigrazione sta sfigurando l’Occidente

La “grande sostituzione” sta sfigurando già ora l’Occidente.

Avviene in due modi. Il primo, che conosciamo tutti, è quello dovuto agli sbarchi di immigrati clandestini. Il secondo, spesso ingiustamente trascurato, è dato invece dalla demografia.

Ne sa qualcosa la Francia. Qui le culle sono vuote. Lo rivelano i dati dell’INSEE-Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici. Li sto guardando, perché fanno riflettere…

Nel 2024 sono nati Oltralpe meno di 663.000 bambini, - 2,2% rispetto all’anno precedente. Il tasso di fertilità è calato, superando di poco 1,6 figli per donna contro i 2 del 2010.

Chi invece continua a far figli sono le coppie di immigrati, che giocano un ruolo ormai decisivo in molti Dipartimenti come Mayotte, Guyana, Réunion e Val-d’Oise.

Altri Dipartimenti, invece, come Parigi, Corsica, Meurthe-et-Moselle e Alta Garonna, sono in stato di “morte demografica”: la popolazione francese invecchia senza lasciare discendenti.

Sai, non è solo un problema di numeri, ma di civiltà! Perché una percentuale strabordante di cittadini stranieri cambia i connotati sociali, morali e religiosi di una Nazione.

Ne stravolge tradizioni, usi, costumi ed abitudini. Vuoi sapere come? È presto detto! In Francia la maggioranza della popolazione è ormai atea: i non credenti in 12 anni sono passati dal 45 al 53%.

Viceversa il Cattolicesimo ha registrato un vero e proprio crollo: i fedeli sono calati dal 43 al 25%, sono cioè quasi dimezzati. E l’emorragia continua.

Al contempo i musulmani sono cresciuti dall’8 all’11% e sono in costante aumento. Sai cosa significa questo?

Ad esempio, che presto potrebbe essere cancellato il divieto per le donne di girare in strada col velo: già oggi il 26% delle cittadine musulmane lo indossa regolarmente.

Ma non solo. Nei calendari scolastici potrebbero presto comparire Ramadan ed altre festività islamiche, a fianco o al posto del Natale e della Pasqua.

Nei tribunali potrebbe essere accolta la sharia, almeno per le controversie civili, deformando completamente il nostro concetto di Giustizia. In Canada, Regno Unito ed Austria avviene già.

Le chiese chiuderebbero, mentre le moschee si moltiplicherebbero ed i lavoratori musulmani potrebbero chiedere di astenersi dal lavoro per la preghiera del venerdì.

Credici, sembra fantascienza, ma non lo è! Ciò che accade in Francia potrebbe presto avvenire ovunque. Ed il volto dell’Occidente ne risulterebbe sfigurato, se non interveniamo!

Oggi abbiamo due modi molto concreti ed efficaci per porre freno all’islamizzazione rampante.

Il primo consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Fermiamo l’immigrazione irregolare!», promossa da Pro Italia Cristiana.

Farlo è molto semplice, basta un click! È indirizzata al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, affinché ponga uno stop immediato e definitivo allo sbarco di clandestini.

Il secondo modo consiste nel sostenere questa petizione tramite una vasta campagna di sensibilizzazione.

I social rappresentano il mezzo più veloce per giungere a tanti in poco tempo. Ma hanno un costo, che da soli non riusciremmo a sostenere. Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

È urgente, perché la presenza di immigrati, ormai rilevante, sta cambiando radicalmente già ora le nostre abitudini quotidiane.

L’esempio ci giunge ancora una volta dalla Francia, dove una petizione, per avere su treni suburbani e metropolitane carrozze per sole donne, ha raccolto in poco tempo una valanga di firme.

L’idea è venuta ad una giovane residente proprio in Val-d’Oise, uno dei Dipartimenti con una massiccia presenza di stranieri.

L’ennesima aggressione con tentativo di stupro ai danni di una ragazza, consumatasi lo scorso 15 ottobre sul treno regionale RER a Val-de-Marne, è stata la goccia, che ha fatto traboccare il vaso.

L’eurodeputata francese Marion Maréchal lo ha detto chiaramente: «Il problema è l’immigrazione di massa». Lo rivelano, ancora una volta, le cifre.

L’83% delle vittime di violenza sessuale sui trasporti pubblici nella regione dell’Île-de-France sono francesi, mentre il 61% delle persone accusate di questi crimini sono stranieri.

Ciò significa che l’immigrazione di massa, in Francia, è già riuscita a convincere le donne francesi ad accettare una condizione di segregazione forzata. Non sono più libere in casa loro.

È inaudito! Capisci quanto sia grave la situazione? Per questo dobbiamo agire prima che sia troppo tardi, prima che tutto questo accada anche nel resto d’Europa, Italia compresa.

Riappropriamoci dell’Occidente!

 

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