
Il momento storico giusto per fermare l’immigrazionismo selvaggio? È questo!
Finalmente il vero volto di una certa immigrazione si fa vedere!
Un maxi-blitz ha mostrato a tutti chi siano davvero coloro che dell’immigrazionismo selvaggio approfittano unicamente per arricchirsi.
A Catania le forze dell’ordine sono state impegnate in una vasta operazione di Polizia, denominata “El Rais”, contro il traffico di esseri umani.
15 le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura distrettuale siciliana nei confronti di altrettanti egiziani, facenti parte di una compagine criminale internazionale.
Sono indagati tutti per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In più sono state loro contestate le aggravanti della transnazionalità e dell’aver posto in pericolo la vita dei migranti trasportati. Hanno operato tra Turchia e Italia. Ora si trovano agli arresti.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha evidenziato come «chi organizza questi viaggi lo fa per denaro e senza alcun rispetto per la vita umana».
Un’altra buona notizia è giunta, sempre nei giorni scorsi, dall’avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione europea, Richard de la Tour.
Dopo aver studiato il dossier Italia-Albania, ha dichiarato a chiare lettere che «uno Stato membro può designare Paesi d’origine sicuri mediante atto legislativo».
Il che pone fine alla discrezionalità dei giudici, che nei mesi scorsi hanno instaurato un pietoso tira-e-molla con l’esecutivo, e zittisce anche gli strilli della Sinistra immigrazionista.
Al contempo rafforza la linea del buon senso dettata in merito dal governo italiano, che per primo ha posto finalmente un freno concreto ad un’invasione silenziosa, ma reale.
La sentenza definitiva della Corte di Giustizia europea giungerà tra fine maggio ed inizio giugno, ma già questo ci conferma nell’evidenziare che avevamo ragione.
Le nostre petizioni, in particolare in questo caso quella denominata «Fermiamo gli sbarchi!», hanno colto nel segno e non a caso hanno raccolto quasi 10.000 firme.
Un vero successo, che è anche e prima di tutto tuo! È grazie al tuo sostegno, se la nostra voce forte e chiara è giunta direttamente al ministro Piantedosi, che evidentemente ne ha tenuto conto.
L’Italia, del resto, non può far fronte a massicce ondate di immigrati irregolari, che pongono inevitabilmente seri problemi in ordine alla sicurezza ed alla presenza della criminalità.
Oltre tutto, l’Italia si fonda su di una cultura peculiarmente cristiana, che non può esser posta in pericolo dall’arrivo in massa di stranieri musulmani. Questa situazione deve finire!
Al netto di tutto questo, siamo chiamati a non abbassare ora la guardia, sino a quando non avremo ripreso definitivamente il controllo dei nostri confini!
Per questo ti chiediamo di firmare, se ancora non lo hai fatto, un’altra petizione molto importante in materia, quella denominata «Basta islamizzazione a scuola!».
È stata promossa sempre da Pro Italia Cristiana e indirizzata al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Gli si chiede chiaramente di fare in modo che le istituzioni educative non si pieghino a pratiche e festività islamiche, compromettendo gravemente la nostra tradizione cristiana
Ma ti chiediamo anche un aiuto convinto, affinché sempre più gente sappia quel che realmente avviene e si unisca a noi in questa battaglia per la nostra identità, la nostra fede e la nostra cultura!
Intendiamo per questo ampliare la nostra vasta campagna di sensibilizzazione. I social rappresentano il modo più veloce ed efficace per ottenere questo obiettivo. Ma hanno un costo…
Per questo, ti chiediamo di darci una mano, da soli non ce la faremmo a sostenere le spese.
Questo è il momento storico giusto, per sferrare un duro attacco ai falsi profeti dell’immigrazionismo selvaggio.
Grazie al via libera della Corte Suprema americana, giunto nei giorni scorsi, infatti, anche l’amministrazione Trump potrà continuare ad espellere i clandestini.
La Procuratrice generale Usa, Pamela Bondi, ha definito il verdetto come «una vittoria storica per lo Stato di diritto» e per tutti coloro che intendono «rendere di nuovo sicura l’America».
Del resto nei giorni scorsi anche mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare ad Astana, nel Kazakistan, ha puntato il dito contro chi sfrutta la migrazione islamica di massa.
Essa, ha detto in un’intervista rilasciata all’agenzia LifeSiteNews, viene utilizzata dalle élite globali non per «aiutare le persone», ma per distruggere l’identità cristiana dell’Europa.
Ha aggiunto, per esser ancora più esplicito: «È chiaro come vi sia un obiettivo dietro tutto questo: rafforzare la presenza dell’islam in Europa a spese del Cristianesimo».
«Non possiamo essere tanto ingenui da non vederlo, è sempre più evidente». E noi non possiamo accettare, né permettere tutto questo!
Ha dichiarato ancora mons. Schneider: «Dobbiamo chiedere ai politici ed a quanti siano influenti di farsi avanti e di porre limiti» all’immigrazione, esortandoci a «difendere i veri Valori europei».
Non solo. Altrettanto urgente è bloccare il processo di islamizzazione, che la crescente presenza musulmana pretende di attuare nel nostro Paese, stravolgendone identità, cultura, storia e Fede.