Il nostro corpo è tempio di Dio, non compost!

Il nostro corpo è tempio di Dio, non compost!

Dall’ideologia green al compostaggio umano è un attimo…

Per gli eco-fanatici l’uomo conta meno di niente, è come il letame, tale e quale. Infatti, a Seattle, negli Stati Uniti, è sorto Recompose, il primo impianto funebre di compostaggio umano al mondo.

Primo, ma – temo – non ultimo, anzi apripista di una filiera internazionale. Speriamo davvero di sbagliarci, perché ci ripugna l’idea che l’uomo venga trasformato in concime.

Di questo si tratta, benché l’antilingua abbia già dato un nome emotivamente meno impattante alla procedura, definendola natural organic reduction, «riduzione organica naturale».

Siamo alle solite, alla pari dell’aborto ridefinito come “interruzione volontaria di gravidanza” e dell’eutanasia chiamata “dolce morte”. Si edulcora la pillola, ma la sostanza resta la stessa.

In questo caso la salma viene introdotta in un contenitore cilindrico, al cui interno sono stati depositati trucioli di legno, paglia ed erba medica.

Un mese e mezzo dopo, a seguito dell’intervento divoratore di microrganismi e vermi, il corpo, ridotto in un paio di metri cubi di concime, fa la stessa fine dello sterco di vacca.

Ti sembra normale? Tu sceglieresti una simile procedura per uno dei tuoi cari, una volta defunti? Noi, francamente, no. Poiché ne calpesta la dignità ed il ricordo.

Eppure pare che stia prendendo piede, complice il cortocircuito mentale causato dalla follia ambientalista. Quale il retropensiero dei suoi fautori?

Niente bare, quindi niente alberi abbattuti e niente zinco, difficile da smaltire. Non si consuma suolo, risolvendo il problema dei cimiteri strapieni.

Non si consuma nemmeno l’energia richiesta per la cremazione, riducendo le emissioni di anidride carbonica. Infine, ma non ultimo, meno tasse comunali per i servizi cimiteriali.

Questo è quello che pensano i fanatici del clima. Ma non tengono conto dell’essenziale, che troviamo scritto nella Prima Lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi:

«Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi» (I Cor 3, 16-17).

Il nostro corpo non è letame. È tempio di Dio. E, come tale, non possiamo toccarlo, tanto meno renderlo compostaggio.

Sai che ti diciamo? Dobbiamo fermare queste assurdità, perché sono altamente tossiche! Inquinano – queste sì! – le menti, molto più delle polveri sottili!

Aiutaci anche tu a farlo! Ti proponiamo due modi concreti e semplici. Il primo consiste nel sottoscrivere la petizione «Fermiamo la follia “green”!», promossa da Pro Italia Cristiana.

Al ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, chiediamo di agire in tutte le sedi istituzionali, nazionali ed internazionali, per fermare l’ideologia ambientalista e climatista!

Il secondo modo consiste nel raccogliere tante firme e rendere così la petizione più forte. Per riuscirvi, intendiamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite i social.

Tale operazione ha però un costo, di cui da soli non riusciremmo a farcene carico. Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

È molto importante ed urgente combattere la mentalità nichilista dilagante al giorno d’oggi, sterile e totalmente incapace di concepire la sacralità della Vita umana.

L’uomo è creatura di Dio, non un ortaggio o un animale. Siamo destinati alla vita eterna, non ad una discarica, ad un ammasso di letame o di cenere.

Pare che nel 2023 in Italia la cremazione sia stata scelta per il 38% dei decessi. Eppure anch’essa parte dal presupposto che, con la morte, finisca tutto.

È un presupposto ateo, agnostico e fortemente irrazionale, non a caso fatto proprio dalla massoneria, poiché va frontalmente contro la tradizione cristiana.

Nostro Signore Gesù Cristo non è stato incenerito, né trasformato in compostaggio. Così anche noi abbiamo un modello cui conformarci, per evitare di diventare concime per piantine.

È questa la nostra vera natura, una natura immortale, perché l’uomo è destinato alla vita eterna.

Fermiamo tutti insieme l’ideologia “green”!

 

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