Vogliono estromettere Gesù da Natale, Pasqua e Sacramenti!
Vogliono estromettere Gesù dalle festività di Natale e Pasqua! È inconcepibile!
Abbiamo riletto un articolo scritto una decina d’anni fa dal prof. Fabrice Hadjadj, che oggi insegna Filosofia e Letteratura a Tolone.
Hadjadj in gioventù è stato ateo ed anarchico; poi, però, a 27 anni si è convertito al Cattolicesimo ed è stato battezzato presso l’abbazia benedettina di Solesmes.
Te ne parliamo, poiché troviamo che le sue parole siano molto attuali e ci facciano riflettere. «Il laicismo è il contrario della laicità», afferma.
Ed ancora: «Quanti sedicenti difensori della laicità salgono in tribuna per pronunciare scomuniche ed imporre un catechismo molto più rigido e riduttivo del dogma cattolico?».
Hadjadj vive in Francia, un Paese in cui quanto egli afferma trova tristemente riscontro nella realtà. Lì il laicismo è divenuto un’ideologia totalizzante, con i propri “riti” ed i propri “sacerdoti”.
Il Consiglio Superiore dell’Istruzione francese, ad esempio, vorrebbe eliminare tutti i riferimenti cristiani relativi alle vacanze scolastiche.
Lo ha deciso lo scorso primo ottobre in una seduta, durante la quale ha approvato con 44 voti a favore e solo 7 contrari un emendamento presentato da un sindacato di categoria, l’FSU-SNUipp.
Le “vacanze di Natale” diverrebbero così “vacanze invernali”, la festa di Ognissanti “vacanze autunnali”, mentre le “vacanze di Pasqua” diverrebbero “vacanze primaverili”. Allucinante!
La proposta viene salutata come un gesto fortemente simbolico in favore della “neutralità religiosa” nell’istruzione pubblica, per smarcarsi sempre più dalle “influenze ecclesiali”.
In realtà rappresenta un forte attacco laicista e pagano alle radici cristiane della Francia, che verrebbe così privata dei propri riferimenti storici, delle proprie origini.
La farneticante ipotesi approvata dal Consiglio Superiore dell’Istruzione d’Oltralpe cancellerebbe tradizioni secolari fondamentali, su cui poggia la stessa identità nazionale.
Per ora il ministero dell’Istruzione risponde laconicamente che la questione non è «all’ordine del giorno», ma il solo fatto che sia stata avanzata rappresenta un forte campanello d’allarme.
La proposta non è una banale bizzarria: appartiene ad un più vasto attacco complessivo del neopaganesimo per decostruire la Scuola, servendosi di ideologie ferocemente di Sinistra e “woke”.
Si è cominciato col protestare contro i presepi, oggi si chiede di cambiar nome alle festività. E domani…?
Non possiamo restare indifferenti a questo scempio, che ha i nostri figli quale obiettivo. Dobbiamo contrattaccare. Come? Ti proponiamo due mezzi concreti per farlo.
Il primo consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Ripristiniamo le festività soppresse in Italia», promossa da Pro Italia Cristiana.
Con essa si chiede al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non solo di confermare le festività attualmente in vigore, bensì anche di reintrodurre quelle religiose cancellate nel 1977.
Per dare vigore e forza a questa petizione, intendiamo sostenerla anche con una vasta campagna di sensibilizzazione, servendoci dei social, che consentono di raggiungere tanti in poco tempo.
Quest’operazione però ha un costo, di cui da soli non riusciremmo a farcene carico. Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto!
È molto importante, poiché la mentalità laicista è divenuta ormai un fenomeno molto comune e diffuso in Europa e non solo in Francia. La scristianizzazione sta facendo passi da gigante.
In Irlanda, ad esempio, stanno arrivando le prime cerimonie civili, denominate «Eachtra» (cioè “avventura”), che si propongono quale “alternativa” aconfessionale alla Prima Comunione cattolica.
Oltre alla costruzione di capanne o di rifugi ed alla raccolta di fondi per cause benefiche prevedono spesso un simbolismo vuoto e rituali pseudo-mistici, totalmente privi di senso.
Tra questi, il versare sabbia colorata in un vaso, ad esempio. Tutto ciò non corrisponde evidentemente ad un’esigenza espressa dai figli, bensì alle pretese “woke” dei loro genitori.
Sulla stessa scia, in Germania, si celebra, al compimento dei 14 anni, la «Jugendweihe», “alternativa” laicista alla S. Cresima, con la consegna di certificati e doni simbolici.
Si tratta di eventi, sostenuti da enti “umanistici”, in grado già di riunire migliaia di adolescenti in grandi città come Berlino o Lipsia.
Anche in Belgio il sedicente Consiglio Centrale Laico organizza la «celebrazione laica della Gioventù» in alternativa a Battesimi, Comunioni e Cresime.
Si va dai padrinati laici per i neonati ai riti di maturità verso i 12 anni. Qualcosa di simile si ha anche nelle Fiandre con «Lentefeesten» e «Groeifeesten», totalmente prive di contenuti religiosi.
Nel Regno Unito, la British Humanist Association, basata sul secolarismo spinto, organizza cerimonie pubbliche, sempre in “alternativa” ai Sacramenti cattolici.
Lo stesso accade in Francia, in Spagna, in Austria, nella Repubblica Ceca, nei Paesi Bassi con l’«Humanistisch Verbond» ed in Svezia con «Humanisterna».
Impressionante, non trovi? Questo terremoto d’iniziative laiciste, opportunisticamente sostenuto da enti secolarizzati (neopagani), non può essere sottovalutato, né può lasciarci indifferenti.
Se non facciamo attenzione, forgerà presto in senso anticristiano una società già oggi significativamente atea.
Non ce lo possiamo permettere. Oggi occorre, invece, essere di nuovo missionari ed annunciare Cristo nelle nostre comunità, sul posto di lavoro, a scuola, nelle nostre case.
Per questo ti chiediamo di sostenere il nostro sforzo, chiedendo col ripristinare le festività religiose cancellate nel 1997.
Fuori i nuovi “riti” pagani dall’Occidente cristiano!
Blocchiamo coloro che vogliono estromettere Gesù dal Natale, dalla Pasqua e dai Sacramenti!